Integrazione e organizzazione delle cure specialistiche pediatriche a livello dipartimentale – Gian Luigi de’ Angelis

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Gian Luigi de’ Angelis Γ¨ specialista in Clinica Pediatrica, in Malattie dell’Apparato Digerente e in Chirurgia Pediatrica. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Fattori di Accrescimento e si Γ¨ perfezionato all’estero, in particolare presso importanti ospedali e centri di ricerca a Parigi. E’ professore di Pediatria, Direttore dell’UnitΓ  Operativa complessa di Gastroenterologia e Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, i cui servizi pediatrici sono allocati nel nuovissimo Ospedale dei Bambini di quella cittΓ .
E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche, molte delle quali indicizzate nella banca dati bibliografica internazionale PubMed.

In considerazione delle sue competenze e del ruolo ricoperto gli abbiamo chiesto di dirci il suo pensiero in merito alle caratteristiche principali che un dipartimento di pediatria e un moderno ospedale dei bambini devono avere.

Per iniziare Γ¨ doverosa innanzitutto una riflessione generale sulla evoluzione che ha interessato la Pediatria negli ultimi 3 decenni.Β  Infatti la cosiddettaΒ  Pediatria Generale, che si era fatta strada agli inizi del secolo scorsoΒ  diventando unaΒ  vera e propria SpecialitΓ , agli inizi degli anni β€˜80Β  fu superata, nelle strutture piΓΉ avanzate, dalla Pediatria polispecialistica, ideataΒ e messa in pratica sull’esempio della Medicina Interna degli adulti che ha dato vita a tantissimi settori iperspecialistici.

Attualmente anche questo concetto Γ¨ da ritenersi nuovamente superatoΒ sia per i grandi cambiamenti verificatisi a livello sociale che per le differenti richieste e bisogni diΒ  salute intervenuti nel corso del tempo.

Al giorno d’oggi uno degli aspetti di maggiore criticitΓ  Γ¨ rappresentato dai numerosissimi accessi di bambini ai Pronto Soccorso, con conseguente aumento dei carichi di lavoro e di responsabilitΓ  del personale medico ed infermieristico.Va anche sottolineato che i Pronto Soccorso pediatrici sono rari nella realtΓ  italiana, per cui nella stragrande maggioranza dei casi i bambini vengono visitati e valutati, almeno in prima istanza, da medici e infermieri degli adulti, senza una specifica preparazione in pediatria, e in ambienti non idonei ad accoglierli e che devono condividere con persone di tutte le etΓ .

Detto questo, quale dovrebbe essere il concetto guida attuale di organizzazione dipartimentale delle cure pediatriche e di un Ospedale dei Bambini?Β  E’ innanzituttoΒ  il concetto di spazi riservati ai soli bambini e ai loro genitori con risvolti positivi non solo sul piano organizzativo,Β  logistico e assistenziale,Β ma anche su quello psicologico. Ogni rapporto con il mondo degli adulti malati va evitato.

Il presunto aumento di energie umane e tecniche dedicate a questo scopo Γ¨ solo apparente, perchΓ© in realtΓ  mediante tale modello si ottengono risultati caratterizzati da risparmio economico e maggiori efficienza ed efficacia dei percorsi diagnostico-terapeutici sia di base che specialistici.

E’ altrettanto chiaro che un moderno Ospedale dei Bambini, oltre ad avere un settore di Urgenza–Emergenza in grado di effettuare la rianimazione pediatrica e praticare assistenza intensiva, deve anche prevedere la presenza di altre branche specialistiche fondamentali della Pediatria, quali la Neonatologia/Terapia intensiva neonatale, la Radiologia Pediatrica e la Chirurgia Pediatrica.Β Accanto a queste branche assolutamente fondamentali, un moderno Ospedale dei Bambini dovrebbe poi includere e sviluppare alcuni settori di assistenza di secondo/terzo livello compatibili con le richieste piΓΉ importanti del territorio, con la prevalenza delle patologie e con il bacino di utenza di riferimento.

Gian Luigi de’ Angelis


Trovi interessante l’argomento? Il dottor Gian Luigi de’ Angelis sarΓ  presente al convegno “Bambini e assistenza pediatrica nel Salento” per approfondire questo tema.