Aiutaci a realizzare l’Ospedale Pediatrico del Salento!

Triacorda Notizie

I portavoce della nostra petizione

Alcuni di noi hanno vissuto da vicino l’angoscia di una nascita prematura, di un ricovero in terapia intensiva per una patologia pediatrica complessa, del dover “scappare” fuori regione per la salvezza del proprio bimbo.

Tria Corda Onlus è un’associazione fatta da genitori che ad un certo punto si sono chiesti: Perché? Perché dover sempre intraprendere “viaggi della speranza”? Perché non poter rimanere nella propria terra per curare i nostri bambini? Tria Corda vuole realizzare nel Salento un ospedale pediatrico a misura di bambino.

Dai dati ISTAT, si evince che nelle province di Lecce e Taranto quasi 5 bambini su mille muoiono prima di festeggiare il loro primo compleanno, che le cose vanno un po’ meno peggio nella provincia di Brindisi, ma che si è ancora molto lontani dai risultati delle regioni centro-settentrionali, dove il valore di questo indicatore si attesta tra il 2 e il 3 per mille.

La nostra proposta, recepita in un Protocollo d’Intesa con la Regione Puglia, prevede la creazione a Lecce di un Ospedale Pediatrico del Salento, una struttura specialistica di secondo livello che opererebbe come centro di riferimento per le strutture pediatriche di primo livello presenti nelle ASL di Lecce e in stretto collegamento con la pediatria del territorio. Oltre a riqualificare l’offerta per ridurre la mobilità passiva e le aree a maggior grado di inappropriatezza, si avrebbe cura di sviluppare la formazione e la ricerca biomedica, tenendo alti gli standard di umanizzazione delle cure. Sarebbero attivati anche tutti quei servizi (biblioteca, ludoteca, audioteca e servizi informatici) che assicurano al bambino la regolarità della sua vita di relazione.

Tria Corda da tempo dà voce alle aspettative e alle speranze del Salento, ad un interesse vitale per un territorio mobilitato. Chiede adesso alla rete un contributo di solidarietà per vincere l’inerzia e la diplomazia dei rinvii, dando la sveglia alle voci influenti e ai decisori istituzionali. Per restituire priorità alla cultura sociale della vita, incominciando dai bambini malati e indifesi.
Abbiamo tracciato un viaggio e una meta che, fiduciosi, affidiamo alla vostra partecipazione e condivisione.