Clownterapia: perchè ridere è una cosa seria!

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La famosa citazione “ridere fa bene alla salute” non è affatto una frase di circostanza, così come non lo sono le espressioni: “ridi che ti passa”, “la risata è la miglior medicina”… Ebbene sì gente, è scientificamente dimostrato: ridere fa proprio bene alla salute!

Esiste una branca della medicina, chiamata PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI), che studia le modalità con cui la psiche, il sistema nervoso, il sistema endocrino e quello immunitario si influenzano a vicenda. Essere ottimisti, sorridere e sapersi adattare alle circostanze influenzano positivamente il nostro benessere e la nostra salute fisica, poiché corpo e mente si condizionano l’un l’altra.

L’interesse specifico per gli effetti dell’umorismo si è realizzato, in seguito, nella gelotologia, la disciplina che studia la risata, quindi le emozioni positive e le loro potenzialità terapeutiche.

Cosa succede dunque quando ridiamo? Una bella risata stimola la liberazione di beta-endorfine, delle sostanze prodotte dal cervello che hanno un potere analgesico e potenziano il sistema immunitario; non solo, riduce anche la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che al contrario delle endorfine, protratto nel tempo, inibisce le cellule immunitarie. In questi casi diminuisce nella saliva l’immunoglobulina A, che ci difende dalle infezioni delle prime vie respiratorie e che riflette anche lo stato di tutte le altre difese immunitarie.

È evidente che un atteggiamento mentale positivo aiuta a sentirsi bene.

D’altro canto, esistono ovviamente particolari situazioni o luoghi che non facilitano l’adozione di un atteggiamento sereno (che possa in seguito sfociare in effetti benefici): pensiamo a un bimbo in ospedale! Paradossalmente, però, è proprio in queste circostanze che ci sarebbe più bisogno di ridere, non trovate? Ridere per potenziare le difese immunitarie, per sentire meno dolore e affrontare meglio la degenza, riducendone i tempi.

Per tutti questi motivi, ecco sbucare nei corridoi degli ospedali i simpatici Clown di corsia. Ispirandosi ai famosi medici-clown “Patch” Adams e Michael Christensen, fondatore del Clown Care Unit, questi buffi personaggi cercano di strappare un sorriso ai piccoli grandi combattenti, utilizzando palloncini, bolle di sapone, termometri di gomma, stetoscopi giganti e un insieme di tecniche derivate dal circo e dal teatro di strada (gag, giocoleria, giochi di prestigio). Con un naso rosso, un camice tutto colorato e un enorme sorriso ironizzano sulle pratiche mediche, sdrammatizzando la figura del vero dottore.

Ad offrire questo servizio sono numerose associazioni che si distinguono per approcci differenti, alcune di esse composte da semplici volontari, altre da coloro che ne fanno una vera e propria professione con una formazione specifica che va da un minimo di 150 ore a master universitari; tutti accomunati dalla voglia di dare agli altri qualcosa di sé, anche un semplice sorriso, e di donare, sia pure per qualche minuto, un po’ di divertimento e spensieratezza a chi vive la difficile esperienza dell’ospedalizzazione.

La Clownterapia ha effetti positivi non solo sul bambino, ma anche sui suoi genitori, alleviando le loro preoccupazioni, e sul personale medico, consentendogli di lavorare con maggiore serenità. Ridere è contagioso e la risata condivisa ha l’enorme potere di legare le persone e aumentare l’allegria.

Dovremmo assumere tutti quanti ogni giorno una buona dose di risata, una gustosa medicina che non costa nulla e non presenta nessun effetto collaterale!

Patrizia Scarcella