I percorsi e i servizi di emergenza-urgenza per bambini e adolescenti
I percorsi e i servizi di emergenza-urgenza per bambini e adolescenti
Corso di formazione per medici e infermieri
29-30 aprile 2016
Castello Carlo V β Lecce
Il Servizio Sanitario Nazionale, per rispondere in modo appropriato ai bisogni di salute dei cittadini, deve assicurare le prestazioni indispensabili e, allo stesso tempo, lo svolgimento coordinato delle attivitΓ necessarie alla loro erogazione.
A questo scopo il D.M. 70 del 2015, recante la definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi allβassistenza ospedaliera, prevede la creazione di reti assistenziali secondo un modello hub & spoke in stretto collegamento con i servizi territoriali, i quali vanno rimodulati allo scopo di interagire proficuamente con quelli ospedalieri.
Tutto questo Γ¨ ancora piΓΉ necessario quando si tratta di prendersi cura dei bambini tenendo conto dei loro bisogni e di quelli delle famiglie. I bambini, infatti, sono i primi soggetti portatori di diritti, ancorchΓ© non ancora in grado di reclamarli e difenderli attivamente. La loro salute va salvaguardata con ogni mezzo, perchΓ© da essa dipende la loro stessa salute quando saranno adulti e quella delle generazioni successive, come ormai Γ¨ stato accertato dalla ricerca medico-scientifica. Proprio per tali motivi la rete pediatrica Γ¨ stata inserita tra quelle previste dal citato D.M. 70/2015.
Una delle componenti piΓΉ importanti dellβassistenza, anche in etΓ pediatrica, Γ¨ rappresentata dai servizi di emergenza-urgenza, che scontano ancora, soprattutto nelle regioni meridionali, un ritardo nei confronti dei migliori standard qualitativi, quantitativi e organizzativi. Per tale motivo, e per dar seguito agli obiettivi formativi previsti fra i suoi scopi istituzionali, lβAssociazione Tria Corda Onlus, che si propone di realizzare un Polo Pediatrico Specialistico di II livello a Lecce, ha inteso organizzare, il 29 e 30 aprile 2016, il corso-convegno βI percorsi e i servizi di emergenza-urgenza per bambini e adolescentiβ, tenutosi nelle sale del castello Carlo V di Lecce e rivolto a medici e infermieri. Vi hanno preso parte i responsabili dei reparti pediatrici degli ospedali della ASL LE e dei servizi di emergenza-urgenza incluso il 118, vari esperti e cultori della materia, alcuni dei quali, provenienti da altre regioni, hanno portato un contributo conoscitivo delle realtΓ in cui operano, rappresentanti dellβassociazionismo e dei movimenti no-profit presenti nel territorio salentino e infine amministratori ed esponenti del mondo politico.
Il quadro complessivo che Γ¨ emerso dai lavori Γ¨ quello di uno scollamento tra le risorse professionali presenti nel territorio salentino, in genere di buon livello e di ottima competenza, e la non ottimale organizzazione integrata delle cure offerte dai vari servizi e dai singoli operatori. Tale deficit organizzativo, che in alcuni casi si associa a o dipende da carenza di conoscenze ragionate della realtΓ socio-demografica-sanitaria, contribuisce a fenomeni come quelli, apparentemente contradditori, dellβalto tasso di ospedalizzazione di bambini e ragazzi e dellβalto numero di migrazioni sanitarie verso regioni del centro-nord.
Le linee formative principali del corso partivano dallβutilizzazione dei servizi di emergenza dopo eventi acuti quali il trauma cranico, un attacco epilettico o patologie rare (alcune recentemente descritte come lβencefalite autoimmune da anticorpi anti-NMDAR), proseguivano con i percorsi intraospedalieri e lβintegrazione tra i servizi specialistici coinvolti nella gestione dei casi, e terminavano con le modalitΓ di presa in carico dei pazienti da parte dei servizi territoriali dopo la dimissione. Non Γ¨ mancato un importante contributo infermieristico, che ha riguardato, in particolare, la valutazione della gravitΓ delle condizioni del bambino allβarrivo in Pronto Soccorso, la sua presa in carico e lβavvio delle prime procedure di monitoraggio per il controllo delle funzioni vitali, e il supporto infermieristico domiciliare in caso di patologie croniche, con specifico riferimento alla pianificazione dellβassistenza, allβeducazione del paziente e della famiglia relativamente alle procedure da mettere in atto e allβindividuazione delle risorse necessarie a questi scopi. Γ stata sottolineata la necessitΓ dellβattivazione del Pronto Soccorso pediatrico e dellβOsservazione Breve Intensiva pediatrica, che permetterebbero di decongestionare il carico di lavoro presente nel Pronto Soccorso generale, dare risposte piΓΉ appropriate ai problemi dei bambini da parte di operatori specificamente formati per lβassistenza nellβarea pediatrica, consentire, prima della decisione di ricoverare o meno, il monitoraggio di alcuni casi dubbi (in particolare codici gialli e qualche codice verde) e ridurre, di conseguenza, il numero di ricoveri inappropriati.
Fra le carenze emerse, da segnalare in particolare: (a) il ritardo dello spostamento della Chirurgia Pediatrica dal presidio di Casarano a quello di Lecce, individuato nella bozza di piano di riordino della Regione Puglia quale presidio di II livello e dove esistono le specialitΓ e i servizi per consentire unβattivitΓ di alto livello, quali ad es. la Terapia Intensiva Neonatale, (b) lβassenza di un servizio di trasporto per il paziente pediatrico con personale adeguato che assicuri il trasferimento interospedaliero fra i presidi della ASL LE, intraregionale ed eventualmente extraregionale di soggetti in etΓ evolutiva e (c) lβassenza di una Terapia Intensiva Pediatrica (TIP), che con una dotazione di quattro posti letto sarebbe in grado di far fronte alle necessitΓ del cosiddetto Grande Salento, rappresentato dal territorio della provincia di Lecce e da quello meridionale delle province di Brindisi e Taranto. Lβultimo punto Γ¨ particolarmente rilevante dal momento che nellβarea meridionale e insulare del Paese sono presenti solo quattro TIP (su 26 attive sullβintero territorio nazionale) e che quella dellβOspedale Giovanni XXIII di Bari Γ¨ ad indirizzo cardiologico e cardiochirurgico.
LβattivitΓ di una TIP non puΓ² essere improvvisata, perchΓ© per ottenere risultati positivi in termini di efficacia ed efficienza, sono necessari da una parte elevati investimenti in tecnologia e dallβaltra un altissimo livello di competenze professionali. Eβ stato piΓΉ volte ribadito quanto sia fondamentale il ruolo della formazione, che non puΓ² essere occasionale ma deve essere continua e rappresentare lβelemento portante su cui si regge lβintera impalcatura di organizzazione ed erogazione delle cure, attraverso percorsi di apprendimento che partono dalle attivitΓ territoriali di base, attraversano il sistema delle cure ospedaliere, si occupano della gestione extraospedaliera della cronicitΓ e delle necessitΓ di abilitazione/riabilitazione, e arrivano, infine, ad occuparsi del problema, spesso trascurato nonostante la presenza di una specifica legge dello Stato, delle cure palliative. Tutto questo va inserito in un percorso circolare che, superando lβautoreferenzialitΓ e la mera enunciazione dei risultati positivi, sia del singolo operatore che del sistema nel suo complesso, comprenda le opportune verifiche e le correzioni necessarie; perchΓ© dallβerrore si puΓ² e si deve imparare per muoversi lungo la linea virtuosa della ricerca della migliore qualitΓ possibile.
Cosa fare quindi prioritariamente affinchΓ© il futuro sia migliore del presente, tra innovazione e ricerca costante della qualitΓ ? Se ne Γ¨ parlato nel corso di una tavola rotonda conclusiva che ha affrontato il tema e lo stato di avanzamento del progetto di Tria Corda per la realizzazione di un Polo Pediatrico di II livello presso il presidio ospedaliero Vito Fazzi di Lecce. Alla tavola rotondaΒ hanno partecipato i consiglieri regionali Saverio Congedo, Luigi Manca e Antonella Laricchia, lβon. Salvatore Capone, il sindaco di Lecce Paolo Perrone, il direttore sanitario dellβASL LE Antonio Sanguedolce e lβassessore regionale Loredana Capone. Γ stata ribadita lβimportanza, emersa nella prima giornata del Convegno, di un pronto soccorso pediatrico, dellβintegrazione dei servizi nel percorso intra-ospedaliero, e la necessitΓ di istituire una unitΓ di terapia intensiva pediatrica e di organizzare la rete dβemergenza per lβetΓ pediatrica. Sanguedolce ha sottolineato come la ASL sia fermamente convinta della necessitΓ di attivare il Polo Pediatrico e i dati epidemiologici sulla mobilitΓ passiva dei bambini danno ragione di ritenere molto importante questa iniziativa. Il Polo Pediatrico potrebbe essere collocato nella palazzina attualmente occupata dal reparto Malattie infettive e Psichiatria, come giΓ indicato nella proposta presentata nei mesi scorsi dallβAssociazione Tria Corda che ha lavorato con i tecnici dellβAsl. Ovviamente la struttura avrebbe bisogno di una ristrutturazione e in attesa che si liberino gli spazi grazie allβultimazione del Dipartimento dellβEmergenza e Accettazione, i gruppi di lavoro misti ASL e Associazione che saranno convocati nei prossimi giorni elaboreranno un progetto esecutivo valutando tutte le possibili alternative.
Lβassessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, intervenuta al convegno in rappresentanza del Presidente Emiliano, assente per sopravvenuti impegni, ha ribadito che la Regione ha fatto tutto il percorso per la realizzazione del polo Pediatrico, che Γ¨ stato inserito nel Piano di riordino. Ha sottolineato come sia importante che la realizzazione del Polo Pediatrico proceda di pari passo con la formazione degli operatori per poter offrire non solo un servizio, ma soprattutto un servizio qualificato ed allβavanguardia.
Il consenso sul Polo Pediatrico Γ¨ stato ribadito anche dagli altri consiglieri presenti, in particolare da Saverio Congedo che sin dallβinizio ha seguito il cammino dellβAssociazione. Antonella Laricchia, per il Movimento 5 Stelle ha valutato positivamente il progetto pur ribadendo lβimportanza di confrontarlo con i dati epidemiologici che ancora la ASL di Lecce non avrebbe reso disponibili.
Caldo sostegno al progetto per il Polo Pediatrico salentino di II livello Γ¨ stato espresso dal comandante della Scuola di Cavalleria dellβEsercito Italiano, che ha riconosciuto i valori fondanti dellβiniziativa di Tria Corda e ne ha condiviso gli obiettivi. Non Γ¨ mancato il saluto della Provincia di Lecce nella persona della sua vice-presidente, Dott.ssa Simona Manca, che segue da vicino e sostiene le attivitΓ di Tria Corda fin dalla nascita dellβassociazione.
In chiusura Γ¨ stata presentata la rete sociale, che nasce con lβidea di coinvolgere nella fase esecutiva del progetto tutte le associazioni che operano in ambito pediatrico per unire le forze, dare spazio alla creativitΓ e permettere la partecipazione a bandi di finanziamento per progetti presentati in rete. In questa prima fase hanno aderito allβiniziativa le seguenti associazioni: lβAnfaa (Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie Lecce), lβAssociazione Lorenzo Risolo, lβApmar (Associazione Persone con malattie reumatiche), lβAIPD (Associazione italiana Persone Down), Hakuna Matata, lβAssociazione Alessia Pallara e lβAssociazione Cuore e Mani aperte verso chi soffre.Β Il logo della rete sociale Γ¨ stato studiato da Arianoa, lβassociazione dei ragazzi dellβIstituto Costa coordinati dal Prof. Manni. Inoltre in questi giorni hanno aderito allβiniziativa e sostengono il progetto del polo Pediatrico del Salento anche il Balletto del Sud, i Cantieri Teatrali Koreja, il Festival del XVIII Secolo, la Fondazione Palmieri, il Liceo Banzi Bazzoli di Lecce, il Liceo Ciardo Pellegrino di Lecce, il Locomotive Jazz Festival, lβOrdine dei Farmacisti della Provincia di Lecce, il Veliero Parlante, Telenorba, Radio Salentina, il Soroptimist Club di Lecce e lβArtigianato dβEccellenza.
Nei prossimi giorni lβAssociazione siglerΓ un protocollo per coinvolgere nel progetto anche il Comune di Lecce e le altre Istituzioni ed Enti del territorio.Β L’apporto del volontariato è importante per creare una cultura sociale del servizio sanitario, soprattutto nel settore della pediatria per il quale, come sottolineato durante il convegno, Γ¨ estremamente importante la collaborazione stretta tra sanitari, bambini e famiglie nellβintero percorso diagnostico- terapeutico-assistenziale.