Formata la giunta del governo regionale. Al Presidente la delega della Sanità: i compiti del giorno dopo

Triacorda Notizie

Messidoro era il nome dato al mese di luglio dal calendario della Prima Repubblica Francese dopo l’abbattimento della monarchia nell’ottobre 1793. Un segnale beneaugurante per l’avvio di un governo regionale che si annuncia innovativo. Ma dare contenuti reali ad un progetto politico è come andare in bicicletta. Se smetti di pedalare, cadi. Le grandi scelte esigono equilibrio, coesione, determinazione. Noi ci aspettiamo di leggere una narrazione quotidiana dell’azione di governo coerente con le priorità e i bisogni del territorio, estranea al labirinto dei tatticismi inventati dai forzati del consenso. Il popolo pugliese, stremato da una lunga sosta in corsia di emergenza, attende risposte urgenti. Il nostro osservatorio è nel tinello di casa. Come Tria Corda Onlus siamo impegnati a creare un Ospedale pediatrico salentino di eccellenza dopo aver accertato i disagi economici e sociali delle famiglie nei viaggi della speranza verso il Centro-Nord, con l’aggravio dei costi per il bilancio della sanità regionale. Il previsto insediamento di un polo annesso per la ricerca biomedica dovrebbe anche stimolare un indotto industriale di sicuro interesse per il mercato. Sappiamo che l’ansia di risanamento non è ancora domata ma ciò non può (e non deve) diventare “emergenza sanitaria”. E’ il momento di mettere in discussione qualche tabù che penalizza la sanità meridionale. Recenti dati Istat ci dicono che alle regioni Trentino e Valle d’Aosta il Fondo sanitario nazionale eroga un finanziamento di 2300 euro per abitante mentre la Puglia ne riceve 1810. Distorsioni non di poco conto sono presenti nel “paniere” utilizzato per la ripartizione territoriale del finanziamento pubblico. Un esempio. Il peso del fattore anzianità della popolazione fa sì che il Sud venga penalizzato per una presenza maggiore di anziani nel Centro-Nord. Nel Sud la situazione diventa ancora più pesante se si considera che aumentano le nuove povertà e cresce la rinuncia dei cittadini alle prestazioni sanitarie. Come Tria Corda abbiamo rappresentato la nostra “emergenza”, già riconosciuta due anni fa con un Protocollo d’intesa sottoscritto da Regione, Asl e Tria Corda: lo dobbiamo alla partecipazione e al consenso popolare che continuano a crescere e a stimolare il nostro impegno. Svolgiamo di fatto un servizio pubblico nel solco di un pensiero kennediano che abbiamo fatto nostro ” Se una società libera non può aiutare i molti che sono poveri, non può salvare i pochi che sono ricchi “.  In Puglia, e in tutto il Sud, la solidarietà non è solo un obbligo morale verso i più deboli. Coincide e si confonde con l’interesse politico ed economico perché serve a creare unità e a consolidarla. Una pre-condizione per fare rete a tutti i livelli. Caro Presidente, Le chiediamo di dare linfa nuova ad un progetto di respiro regionale, già noto agli uffici che dirige. Offrendo un esempio concreto di “meridionalismo pragmatico che si aggancia a una idea nazionale”. Sono parole Sue che danno conforto al nostro impegno. Noi lavoreremo con tenacia per non sentirci inadeguati verso i nostri figli, verso una vita precaria che li rende insofferenti al limite.

 

Claudio Alemanno