L’impegno politico per l’Ospedale Pediatrico del Salento, un’intervista al Consigliere regionale Congedo

Triacorda Notizie

In vista del convegno “Bambini e assistenza pediatrica nel Salento”, è stato chiesto al Consigliere regionale Saverio Congedo qual è il suo punto di vista in merito alla realizzazione dell’ Ospedale Pediatrico del Salento e in merito all’iter del loro impegno politico in Regione.

L’appuntamento del 14 è un’ulteriore tappa di percorso ormai avviato da tempo per la realizzazione di questo progetto ambiziosissimo, che è quello di dotare il nostro territorio di un ospedale pediatrico.

Curare un bambino è cosa diversa dal curare un adulto. Il bambino, oltre ad essere curato, deve sentirsi anche preso in cura e per far sentire i bambini, insieme alle loro famiglie, a proprio agio occorrono un polo di eccellenza, in grado di rendere l’ assistenza sanitaria a misura di bambino, e un ambiente circostante in cui i bambini non si sentano spaesati e intimoriti e che non faccia gravare ancor di più su di essi la situazione che è già certamente difficile.

È una tappa di un percorso che sembrava quasi una fantasia e un’idea di pochi, un progetto irrealizzabile, un sogno irraggiungibile. In realtà, grazie all’impegno dell’associazione Triacorda e alla loro seria volontà di portarlo avanti, mi riferisco al presidente Aguglia e a tutto lo staff di volontari, di medici, di professionisti, che a titolo veramente gratuito hanno portato avanti questo progetto, ci siamo resi conto tutti quanti che fosse sì un sogno, ma realizzabile e concretizzabile.

Per quanto riguarda il Consiglio regionale, abbiamo prodotto un documento che è stato sottoscritto da tantissimi colleghi, senza alcuna distinzione né di carattere politico, né di carattere geografico, perché è passato all’unanimità. Quindi con il voto dei Consiglieri regionali di tutti gli schieramenti, anche di altre province che magari potrebbero essere meno interessate, lo abbiamo fatto diventare un indirizzo di carattere politico dell’intero Consiglio regionale. Dopo aver reso questo progetto un’idea condivisa e sostenuta da tutto il territorio, oggi i passaggi successivi sono quelli di crederci sempre di più e di far entrare questa struttura nella programmazione regionale dell’assistenza ospedaliera sul territorio.

Tra l’altro, Consigliere, questo progetto anche alla luce di quelle che sono le difficoltà di bilancio e i tagli per quanto concerne la sanità su questi progetti così ambiziosi, che poi si vanno a scontrare con quelle che sono le contingenze. Quindi ancor lode maggiore sia a tutti voi del Consiglio e anche all’associazione Triacorda che sta lavorando in questo senso.

Soprattutto, direi, all’associazione Triacorda, alla rete di professionalità di volontariato che ha messo in piedi, perché la serietà del progetto non si misura solo con un’idea, si tratta anche di individuare il percorso di copertura finanziaria, le caratteristiche tecniche che possano realizzarla, l’individuazione degli strumenti più adeguati per il suo raggiungimento. La bontà, la serietà, la concretezza del progetto Triacorda sta proprio in questo, nell’individuare un bisogno del territorio, tra l’altro un bisogno dei bambini, e nell’ individuare gli strumenti per la sua realizzazione. Triacorda l’ ha fatto e questo a testimonianza del suo valore e della sua valenza.

Consigliere, dopo questo convegno quale dovrà essere, dal suo punto di vista, il percorso imprescindibile per arrivare alla realizzazione di questo grande progetto?

Innanzitutto quello di spiegarlo nel dettaglio, di far comprendere al territorio che c’è un bisogno territoriale, che è quello di avere un polo di eccellenza. E’ un’opportunità per soddisfare la domanda di salute di una fascia che merita tutta l’attenzione possibile, quella dei bambini malati, ma anche un’opportunità per il Salento, cioè quella di far diventare la nostra provincia sede di una eccellenza in grado di attrarre, ahimè, bambini meno fortunati sul nostro territorio. Ci sono le condizioni, non solo per soddisfare la domanda di salute strettamente circoscritta ai confini provinciali, ma anche per essere una struttura al servizio di un’utenza, forse la più bisognosa che ci sia, che è quella dei bambini bisognosi non solo di cure, ma anche di qualcuno che li accudisca nel miglior modo possibile.

 

Segreteria Tria Corda