RIORGANIZZAZIONE DEI CENTRI DI ONCOLOGIA PEDIATRICA: REALTA’ E PROSPETTIVE

Triacorda Notizie

Si è concluso da poco a Lecce il 40° Congresso nazionale dell’Associazione Italiana Ematologia ed Oncologia Pediatrica (AIEOP), un evento che interessa una larga fascia sociale perché centrato su bambini e ragazzi affetti da patologie oncologiche. I lavori hanno comunque allargato l’orizzonte ponendo problemi più generali di politica sanitaria. Sono intervenuti specialisti  ma si è sentita anche alta e forte la voce del volontariato che con le sue associazioni svolge un prezioso lavoro di supporto alla medicina ufficiale. In generale è avvertita la necessità di assicurare livelli di cura più omogenei su tutto il territorio nazionale. Altre sollecitazioni hanno poi riguardato la necessità di adeguare la formazione del personale alle esigenze di reparto. Il modello vincente sembra essere quello piemontese applicato in Piemonte e Valle d’Aosta. Assicura una maggiore efficienza organizzativa perché opera attraverso una rete che prevede pochi centri di riferimento per le patologie più complesse. Questi centri fanno la diagnosi e predispongono un protocollo terapeutico che viene eseguito negli ospedali territoriali, nelle strutture di secondo livello. Con una ripartizione più chiara e funzionale delle competenze viene raggiunto un grado maggiore di efficienza a beneficio di un’organizzazione sistemica territoriale dell’oncologia pediatrica. La Puglia è ancora distante da questi traguardi. Carenze e speranze sono state messe a fuoco dalla Dr.ssa Assunta Tornesello, dirigente dell’oncologia pediatrica dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. Si attendono risposte a bisogni territoriali complessi. Si auspica la creazione di una rete capace di ottimizzare i servizi assicurando unità d’intenti nel predisporre un piano terapeutico ad esclusivo beneficio del bambino. Note dolenti che rappresentano una sanità meridionale in perenne sofferenza. La storia è antica e i meccanismi sono noti. Sono le dinamiche dello sviluppo che nel loro divenire, in assenza di correttivi, producono le diseguaglianze. Nel campo della salute le conseguenze sono devastanti. Assistiamo impotenti a cittadini di diverse regioni che hanno trattamenti diversi per la stessa patologia. Una situazione che ha creato di fatto un diritto di cittadinanza a due velocità. E’ consolante avere partecipato ad un congresso in cui il profilo sociale è stato sempre in prima fila, proficuamente interrelato con gli aspetti tecnico-scientifici. Scalda il cuore sentire che nella pediatria d’avanguardia il bambino è sempre al centro degli interessi. A Lecce, terra di frontiera e a un tempo periferia dell’impero, molti dovrebbero rizzare le orecchie e lavorare per dare urgenza alla creazione dell’Ospedale pediatrico salentino. C’è un protocollo sottoscritto da Regione Asl e Triacorda Onlus. Sancisce un impegno a fare che attende di essere onorato. Noi di Triacorda siamo ottimisti ma oltre al valzer delle cortesie non vorremmo trovare in fondo al tunnel un cammello che secondo un proverbio inglese altro non è che un cavallo disegnato con il metodo consociativo….

 

Claudio Alemanno