Si cercano strade nuove per una Sanità che cambia. Il Riordino Ospedaliero tra insidie e paure

Triacorda Notizie

L’ultimo taglia e cuci della sanità pugliese obbedisce a un piano che succede ad altri piani infoltendo la lista dei riformatori riformati. Nell’attuale fase di stallo varrebbe la pena riflettere su qualche suggerimento autorevole. Beppe Zuccatelli, Presidente Agenas, in una recente intervista ha detto che “mentre in molte regioni (Centro-Nord ndr) si sono sviluppati profili professionali dotati anche di spiccate capacità manageriali, nelle regioni del Mezzogiorno questi aspetti stentano ad affermarsi……. Spesso ciò che manca è il piglio organizzativo e la formazione aziendale”, aspetti di assoluta rilevanza se si considera che il costo del personale nella sanità incide per il 35% mentre il resto della spesa riguarda acquisti di materiali, beni e servizi di varia natura. Le risorse finanziarie hanno un valore relativo poiché, citando sempre Zuccatelli, “se il secchio è bucato e non viene riparato, puoi riempirlo quanto vuoi ma perderà sempre acqua”. Questo quadro poco edificante è avvalorato anche dall’ultimo rapporto CREA sanità. Da più parti dunque si sollecitano le regioni meridionali a perseguire un profondo riassetto di sistema tenendo conto delle istanze territoriali con relative componenti sociali. Per assicurare un adeguamento strutturale dei costi agli obiettivi predefiniti, non disgiunto da strumenti di controllo reale della spesa e dell’organizzazione. In verità uno spicchio di Salento in questa direzione si è già mosso. Il progetto TRIA CORDA è stato ispirato da queste esigenze primarie. Prevede di riorganizzare la pediatria salentina razionalizzando l’esistente e attrezzando un ospedale pediatrico di secondo livello per renderlo idoneo a trattare quelle patologie che oggi obbligano bambini e famiglie del Salento ai viaggi della speranza verso centri specialistici fuori regione (spesso nel Centro-Nord). Un esempio di riordino sanitario che dal presente si proietta verso il futuro, pensando di sviluppare nel tempo anche attività di ricerca. Al momento ll progetto giace nel limbo delle buone intenzioni ma se non c’è volontà politica non si va da nessuna parte. Nella sanità regionale si continua a ragionare in ordine sparso, senza un visione d’assieme che possa assicurare una proiezione verso il futuro, sotto lo schiaffo delle emergenze. E’ in gioco la cedibilità e il peso specifico della sanità pugliese su scala nazionale. Noi di TRIA CORDA più sommessamente ci accontenteremmo di una risposta sul destino della pediatria salentina, rompendo un silenzio che crediamo di non meritare.

Claudio Alemanno