MATERNITA’ TARDIVA, UN ATTO D’ACCUSA PER LE ISTITUZIONI

Triacorda Notizie

Il disagio sociale condiziona anche la voglia di maternità. Ci sono dati Eurostat, riferiti ai 28 paesi dell’Unione europea, che noi di Triacorda non possiamo passare sotto silenzio. La maggioranza delle donne italiane partorisce il primo figlio in un’età compresa tra i 30 e i 39 anni (54.1%). Inoltre abbiamo il tasso più elevato di donne che fanno il primo figlio dopo i 40 anni (6,1% contro una media europea del 2,8%): E’ vero che la maternità tardiva è un fenomeno di tutto il mondo occidentale ma a noi sta a cuore la sorte della donna italiana. La radiografia effettuata mostra un paese ripiegato su se stesso, governato dalla paura e dalla sfiducia in un futuro che non c’è e non si vede. In Italia il figlio è ancora visto come un bene privato e circa un terzo dei bambini fino a tre anni resta affidato ai nonni. Ce lo dice il prof. Giampiro della Zuanna che insegna demografia a Padova. La spesa pubblica per la famiglia si aggira sull’1,4% del Pil contro il 5% della Francia. Differenze che pesano e hanno diretta incidenza sulla condizione della donna e sulle sue prospettive di maternità. Tematiche di civiltà e di acuta sofferenza. Una donna sola deve ancora andare all’estero per avere un figlio con ovuli donati o comprati. E non può rivolgersi ad un orfanotrofio italiano per prendere in adozione un bambino. Si preferisce difendere la sua maternità tradizionale ma la si lascia sola con se stessa. Tra l’altro si sottovaluta che dopo i 30 anni la fertilità diminuisce accrescendo in molti casi i costi per un percorso di maternità. Sono in gioco diritti essenziali. diritti cardine per una democrazia moderna. Ovviamente sono diritti che costano ma non è questa una buona ragione per considerarli residuali in un paese perennemente in bilico tra depressione e crescita. Alla donna sola e precaria consigliamo l’uso del pallottoliere per calcolare il momento migliore di una maternità serena. Auguri…. in attesa che il potere si accorga di lei.

 

Claudio Alemanno